La mission

Dove l’amore impera, non c’è desiderio di potere, e dove il potere predomina, manca l’amore. L’uno è l’ombra dell’altro (C. G. Jung)

Finalità del nostro movimento di PolisAnalisi (da cui anche il Corso SPAIG, Convegni, Rivista, Master, Work-shop)

è di comprendere la struttura culturale del mondo che evolve: come si trasforma quel mondo con il quale la psicoterapia deve dialogare e dal quale deve partire, e come questo si riverbera nel pensiero e nella prassi della psicoterapia. Nella prospettiva della Società di PolisAnalisi, la matrice del sistema sociale si innesta nella psiche individuale, e questa è già originariamente e intrinsecamente interpersonale, relazionale e intimamente connessa al sociale, per cui considerare l’una senza l’altra costituirebbe un modello di comprensione riduttivo, se non francamente ingenuo.

In linea con questo, all’interno del dispositivo formativo del Corso Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia Individuale, di Gruppo e Istituzionale SPAIG, focus privilegiato è la promozione della capacità di lettura a vertice analitico e gruppale del sociale e, reciprocamente, della capacità di lettura sociale del ruolo e delle dinamiche della clinica. La considerazione del rapporto psiche/cultura/società configura i nostri Corsi come un laboratorio che crea la possibilità di cogliere le connessioni e le articolazioni tra tre campi: quello della psiche (il modo interno, in parte inconscio, nella sua fondazione storico-culturale), il campo sociale e il campo dinamico nel qui-e-ora del dispositivo formativo.

Attraverso l’esperienza dell’interazione gruppale, il Corso SPAIG intende promuovere la capacità di analizzare le variabili di natura socio-antropologica, istituzionale, professionale e personale che incidono sui fenomeni clinici e i processi di cura.

Perché una nuova Scuola.

Abbiamo fondato una Scuola per generatività, animati dal piacere, dal coraggio e dal senso di responsabilità di formare Psicologi e Medici alla Psicoterapia, Insegnanti ed Educatori ad una pratica educativa innovativa, che permetta una “metamorfosi culturale”. Si tratta di permettere ai pazienti o agli allievi di diventare più responsabili verso sé stessi, il proprio stile di vita e le relazioni sociali, così accrescendo il loro potenziale e l’influenza sull’ambiente che li circonda. Crediamo infatti che se il sistema ha effetti sull’individuo, può essere anche viceversa: cosicché mentre supportiamo la crescita del paziente, sosteniamo anche la sua capacità di cambiare l’ambiente e il modo di vivere. Facciamo in modo che i pazienti, più consapevoli dei propri bisogni e desideri, possano alzare la voce e avere maggiore influenza sull’esterno, così acquisendo il proprio giusto posto nella trama della propria esistenza e nel com-plexus della rete sociale. Influenzare il sistema sociale è sempre un atto politico: dunque la capacità di azione politica è uno degli obiettivi della psicoterapia; e in questo modo ogni psicoterapeuta ha anche un impatto “politico”. In tal senso sarà duplice l’intervento: cura dei soggetti, per riparare i danni derivanti violazione dei propri diritti; cura delle istituzioni per indirizzarle verso “buone pratiche”, affinché si possa ridefinire il contesto sociale nell’ottica della prevenzione, inserendo il benessere psicologico come prioritario e riconoscendo come diritto specifico quello di avere una vita psichica salutare.

In tal senso sogniamo una psicoterapia che non faccia più finta di ignorare che è terapeutica, proprio perché è sociale, proprio perché è “politica”.

A tal fine abbiamo configurato una metodologia psicoterapeutica che è sviluppo e attualizzazione delle varie teorie e pratiche Analitiche Individuali e di Gruppo (GruppoanalisiPsicodramma Analitico, Gruppi Balint, Gruppo Allargato, Social Dreaming), al fine di corrispondere alla cura delle problematiche contemporanee individuali e collettive della complessità psico-sociale del terzo millennio. Centrale sarà anche l’analisi della domanda e la considerazione dei nodi delle reti emotivo-cognitive tra individuo-gruppo-società, per cogliere le specificità psicopatologiche del terzo millennio. I fenomeni psichici individuali trovano piena comprensione solo quando collocati entro la storia e la dinamica psichica della matrice relazionale, affettiva e simbolica, di cui il soggetto è parte, considerando “il paziente come l’anello di una lunga catena, un punto nodale in una rete di interazione, la quale è la vera sede dei processi che portano tanto alla malattia che alla guarigione” (Foulkes). Ne consegue quindi una pratica clinica attenta di volta in volta ai correlati gruppali e istituzionali delle varie situazioni, al rapporto tra dimensione conscia ed inconscia del dispositivo stesso di cura e delle organizzazioni terapeutiche in cui ci si muove.

PERCHE’ LA FORMAZIONE ALLA GRUPPOANALISI RENDE PIU’ EFFICACE ANCHE L’INTERVENTO INDIVIDUALE E NELLE ORGANIZZAZIONI?

Nella vita psichica del singolo l’altro è regolarmente presente come modello, come oggetto, come soccorritore, come nemico, e pertanto, in quest’accezione più ampia, ma indiscutibilmente legittima, la psicologia individuale e anche, fin dall’inizio, psicologia sociale

(Freud, Psicologia delle masse e analisi dell’Io, 1921, p. 65)

La Psicoanalisi è eminentemente una clinica PSICO-SOCIALE, ecco perché per noi sarà centrale la considerazione dei Campi multipersonali e, oggi più che mai, anche l’Etnopsicologia, l’Analisi Istituzionale per  intervenire nelle organizzazioni lavorative. Per come intendiamo il Collega in Corso di Perfezionamento (lo Specializzando) la formazione sarà ad un lavoro di cura aggiornato alle più avanzate frontiere delle ricerche cliniche internazionali e nell’integrazione e ascolto di altri modelli psicoterapeutici, delle discipline delle altre Scienze Umane e delle Neuroscienze. Verrà offerta anche una formazione alla cosiddetta metodologia delle Artiterapie, che permette di integrare le visioni complesse di psiche, soma e rete socio-culturale.

Il gruppo è il luogo dove tutto avviene nella vita di un individuo: è in esso che l’individuo si costruisce e costituisce quanto  porta con sé nella sua unicità.

E’ nel gruppo che ha imparato a vivere, nel bene e nel male, ed è in esso che si gioca l’appartenenza, l’esclusione e l’identità.

E’ nel gruppo quindi che può acquisire qualcosa che gli è mancato e in cui può riparare quanto non funziona nei rapporti tra sé e sé e tra sé e gli altri.

La Gruppoanalisi è una teoria della Psicologia Dinamica che vede nelle interazioni del gruppo primario il  processo di costruzione della mente e della psiche degli individui e considera l’individuo nella sua natura essenzialmente sociale impegnato durante tutta la vita a diventare e rimanere “sano e felice” in una continua interazione virtuosa nella dialettica individuo-gruppo, interno-esterno.

Da questo si evince come la sofferenza mentale, in questa visione del mondo, a parte gli aspetti genetici, sia il frutto di un’interazione “difettosa” tra queste entità: il gruppo e l’individuo, l’intrapsichico e il contesto.

Allo stesso modo  per quanto riguarda le disfunzioni che si manifestano nell’ambito dell’educazione, della formazione e delle strutture organizzative.

Così come il gruppo può fare ammalare, allo stesso modo può fare guarire. Con queste parole  si esprime un aspetto rilevante del processo terapeutico: quella che in gergo viene detta esperienza emozionale correttiva.

La formazione all’utilizzo professionale del gruppo  è cruciale  non solo per quanto riguarda l’applicazione alla pratica clinica, ma anche nella pratica educativa e organizzativa. Questo perché, infatti,  in tali situazioni, si possono riprodurre circostanze altamente problematiche e generatrici di  difficoltà  per gli individui che ne fanno parte.

Video dei Convegni nazionali di PolisAnalisi svolti alla Camera e al Senato (2011-2020): Pergola, Lingiardi, Langher, Salvatore, Brunori, Lo Verso, Meghnagi, Ghilardi, Foschi, Innamorati, Seidita