Work-shop annuale

Il work-shop di PolisAnalisi

Ogni anno cerchiamo di lavorare esperienzialmente sull’interconnessione tra Individuo, Gruppi micro e macrosociali, Culture, Crisi economiche ed ecologiche, Visioni del mondo. A tal fine svolgiamo un work-shop residenziale dove partecipano tutti gli Specializzandi dei vari anni insieme ai Didatti del training.

Tre giorni intensi nei quali avoreremo su noi stessi attraverso:

  • Psicodramma Gruppoanalitico

nella gruppoanalisi soggettuale e nello psicodramma analitico, il gruppo costituisce lo spazio relazionale semireale in cui la drammatizzazione favorisce l’azione psichica, la presa di coscienza delle radici storiche e del comportamento attuale, la possibile apertura al cambiamento e a nuove prospettive da cui vivere la propria esperienza.

  • Gruppi Balint

per la co-visione di casi clinici analizzando il controtransfert manifesto

  • Social Dreaming

metodologia di ricerca-intervento tramite l’innovativa visione del “sognare socialmente” che promuove la salute del sistema in modo creativo e nuovo rispetto alla classica psicoterapia di gruppo.
Il SD permette di accedere a quel “conosciuto non pensato” che è presente in ogni organizzazione e che, una volta che viene fatto emergere, è sempre portatore di novità rilevanti, soluzioni creative che facilitano il cambiamento. Lawrence (1998) definisce questa caratteristica come la capacità di riconoscere un “multiverso” piuttosto che un “universo”. La capacità di utilizzare questo “multiverso” implica un movimento verso la confusione e la minaccia di una disintegrazione a partire dalla quale nuove visioni possono emergere e coesistere all’interno di una struttura coerente.

  • Grande Gruppo

Il gruppo allargato grazie alle sue dimensioni ed alla profondità della regressione che induce nel partecipante è lo strumento più adatto per affrontare i problemi di identità. Infatti, come ha dimostrato Foulkes, l’individuo che partecipa al gruppo allargato è tormentato tra la paura di perdere la propria identità ed il grande fascino che questo ha per lui. Nel gruppo allargato si viene a contatto con gli aspetti più arcaici della propria personalità in misura maggiore che in qualsiasi altro trattamento analitico.

  • Arteterapia

lavorando nella visione di un’unità corpo mente, e praticando la consapevolezza della presenza corporea, all’interno di un contesto terapeutico in grado di nutrire questo continuum, si favoriscono successivi processi di trasformazione, e di crescita psichica e neurologica. Le tecniche traggono la loro origine da tali principi: con esse ci si accosta al paziente ai suoi disagi nel rispetto profondo dell’unicità della sua esistenza, riscoprendone le risorse e le sorgenti creative.

 

Lo stimolo viene dal tema dell’anno. Tra gli ultimi:

“So-stare nei conflitti”;

“Chi è il mio nemico, dall’incontro con l’ombra alla cura”;

“Quando gli antenati sognano noi, quando noi sogniamo gli antenati”;

“Vittima, vendetta, perdono” sul tema dei conflitti;

“Confini e liminalità”,

“I racconti dello Straniero”